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Il busto di San Lanno

Il busto di San Lanno


Nel 1754 don Giulio Cesare Colonna-Barberini, duca di Vasanello, allora Bassanello, e principe di Palestrina (titolo acquisito nel 1728 attraverso il matrimonio contratto con donna Cornelia Costanza Barberini), donò alla chiesa di Santa Maria Assunta un pregevole busto in argento dorato che, ancora oggi, viene portato in processione dai fedeli. A realizzarlo uno dei più importanti ed eclettici argentieri dell'epoca: Vincenzo Belli. L'attribuzione è resa possibile da tre bolli recanti le iniziali dell'autore stampigliati sul collo, sul petto e sullo stemma Barberini.

Fautore di un barocco di estrema magnificenza, Vincenzo Belli nacque a Torino nel 1710 (muore suicida a Roma nel 1787). Trascorrerà buona parte della sua vita nell'Urbe dove, nel 1740, gli viene concessa la patente di argen­tiere. Attivo per clienti prestigiosi, primo fra tutti il re del Portogallo Giovanni V, forse più di ogni altro suo collega Belli si spinse a forme non solo ricche ma spesso di un rococò particolarmente sentito. Alvar Gonàles-Palacios, massima autorità nel campo del neoclassico, definisce un suo servizio da tavola realizzato nel 1775 (in occasio­ne delle nozze tra il principe don Giuseppe Rospigliosi e donna Ottavia Odescalchi) come uno dei momenti più alti della storia dell'argenteria italiana.